Salve, e ben ritrovati.
Siamo di nuovo insieme, 150+Cafoscarini più o meno milanesi, che ancora una volta celebrano il piacere di condividere nuove conoscenze e rivedere vecchi amici
Lasciatemi ringraziare innanzitutto i nostri ospiti, Monica e Matteo, che ci accolgono aprendoci le porte di casa loro, e tutti i componenti del Comitato, che hanno lavorato parecchio e finanziato questa serata: oltre a Monica e Matteo, anche Chiara, Antonietta, Valeria, Manuela, Roberto, Paolo, Maurizio, Massimo, Andrea e Andrea, ed Enrico.
Se me lo concedete, vorrei rubarvi qualche minuto, prima che gli spritz prendano definitivamente il sopravvento, per tentare un bilancio approssimativo di quello che CafoscariMi ha fatto in questi quattro anni (eh sì, sono proprio 4, abbiamo cominciato a novembre 2013, senza contare quanto fatto dai soliti noti anche prima…).
E poi, alla fine, dirvi perché abbiamo scelto questo claim curioso per la serata, cioè “MOVE”.
Partirei dalle cose che si vedono forse meno, o che si danno per scontate, ma che hanno richiesto e richiedono tanto lavoro oscuro, diciamo così, di backoffice: mi riferisco al lavoro di reperimento dei vostri dati, di costruzione del database e del sito, nonché dell’albo, di compliance per la privacy, di emailing a centinaia di persone.
Ma anche dell’attività di animazione su Linkedin e Facebook, di pubblicazione di foto/video/contenuti sulle “Glorie del Vecio Leon”, di preparazione dei tabelloni che vedete in giro, dell’attività di fotografo/reception/vendita magliette agli eventi, del processo di gestione degli inviti agli eventi, di seduzione di giornalisti per ottenere articoli sul Gazzettino/Nuova Venezia/Sole 24 Ore, di ricerca sponsor, di selezione eventi (a proposito, ancora grazie a Gianmario per la Terrazza Aperol, a Marina per le magliette, a Roberto per l’hosting del sito, ai coniugi Carlotti per aver ospitato quasi tutte le riunioni di Comitato, con molti spritz e cicheti vari).
Tutto ciò ha richiesto 41 riunioni di comitato di circa 2 ore ciascuna (con consumi medi di 3 bottiglie di prosecco, 1 di Aperol, e mezza di Campari), più molto lavoro individuale dei singoli, totalmente volontario e addizionale rispetto agli impegni lavorativi e familiari di ciascuno
Cosa ha prodotto tutto questo sforzo? Ne è valsa la pena? Naturalmente sta a voi valutare l’output e dare un giudizio, ma questa è la sintesi di quanto è uscito.
Innanzitutto, oggi il sito e l’albo contengono i dati di 635 Cafoscarini “milanesi”: uno strumento speriamo utile non solo per tenersi in contatto con amici e conoscenti, ma crediamo anche prezioso per fare network e creare opportunità di lavoro e crescita in un ambiente iper-competitivo come Milano.
Abbiamo anche siglato un accordo di reciprocità con il Club Canova, altro network molto connesso e rilevante, a Milano e Roma, e organizzato parecchi eventi, social ma non solo, tesi sempre a costruire opportunità per gli alumni, che hanno coinvolto parecchie centinaia di persone in location e con ospiti molto visibili:
- Terrazza Aperol e visita Genagricola nel 2014
- Intesa San Paolo (con Andrea Guerra e 4 marketplace) e Bistrot del Duomo (con il Rettore) nel 2015
- BCG (con Fabio Innocenzi) nel 2016
Oggi qui in casa Carlotti, e a breve a Venezia (evento Cybersecurity, in cooperazione con Ca’ Foscari).
Ci siamo anche attivati parecchio con Venezia (ad es. speaker al Forward), e CafoscariMI è certamente percepito come un esempio da imitare (non a caso il Rettore ha chiesto a Monica di fare la presidentessa Worldwide, succedendo al Presidente di Confindustria Veneto…)
E’ tanto? È poco? Non so dire, come dicevo tocca a voi valutare.
Però, per essere onesto e totalmente trasparente, devo dirvi anche un’altra cosa…
E cioè che negli ultimi 12 mesi molti membri del Comitato, a partire da me, hanno cominciato a porsi delle domande.
Ad esempio:
- Come mai non riusciamo ad attirare altri alumni per dare una mano (fatta survey a 500 iscritti nel 2015, 2 solleciti, 5 risposte, 1 presenza)?
- Perché questo è particolarmente difficile con i più giovani?
- Perché ad alcuni eventi gratuiti, interessanti, con nomi di spicco, in location esclusive…abbiamo percentuali di no-show del 40%? E, di nuovo, scarsa partecipazione dei giovani?
- E’ giusto procedere per eventi, o rischiamo di entrare nello show business e diventare un eventificio?
- Abbiamo raggiunto il plateau massimo, e rischiamo solo di declinare da qui in avanti?
- O vista dall’altro lato, come facciamo ad attrarre sangue nuovo, con nuove idee ed entusiasmo?
Devo confessare che abbiamo anche avuto momenti più bui, in cui abbiamo valutato l’ipotesi di abbassare drasticamente l’ambizione e puntare a “galleggiare”, o addirittura l’opzione “nucleare”, cioè di mollare tutto e lasciar perdere
Alla fine, ci siamo convinti di dover “resistere, resistere, resistere”, a condizione però di riuscire a coinvolgere risorse fresche, che portino nuovi stimoli e idee per far progredire questa giovane associazione.
Se questa condizione non venisse soddisfatta, non siamo certi che l’associazione possa rimanere sostenibile…
Da qui il claim della giornata, “MOVE”, a rappresentare questo appello a tutti voi e a quei Cafoscarini che oggi non hanno potuto esserci, a farvi avanti e contribuire alla sopravvivenza di questo chapter di alumni meneghini, con il vostro tempo o in altre forme (incluse quelle monetarie). Come vedete, lì in fondo c’è quello che a Venezia si chiamerebbe “banchetto”, pronto a raccogliere i primi volontari già da subito
Volendo, il claim può anche essere declinato ancora più facilmente in versione lagunare, basta aggiungere la sigla della provincia di Ca’ Foscari, e spostare l’accento: “MOVE-VE”
Grazie e buon proseguimento: se volete parlarne, i membri del Comitato sono tutti a vostra disposizione.